Assemblea 21 aprile 2023

Verbale assemblea 21 aprile 2023

L’Assemblea del Collegio dei Professori e dei Ricercatori di Psicologia Clinica delle Università Italiane si è riunita il giorno venerdì 21 aprile 2023 alle ore 10:30 presso l’Università La Sapienza di Roma con possibilità di collegamento in modalità telematica sincrona.

Presenti

Ardito Rita, Ballarotto Giulia, Ballesio Andrea, Berrocal Montiel Carmen, Borroni Serena, Boursier Valentina, Carola Valeria, Casale Silvia, Castelli Lorys, Castelnuovo Gianluca, Catone Gennaro, Ciocca Giacomo, Conti Chiara, Cordella Barbara, Cosci Fiammetta, Couyoumdjian Alessandro, Cozzolino Mauro, Craig Francesco, Del Piccolo Lidia, Di Blasi Maria, Di Giacomo Dina, Di Pierro Rossella, Fioretti Chiara, Fontanesi Lilybeth, Franceschini Christian, Franzoi Isabella Giulia, Freda Maria Francesca, Galli Federica, Gennari Marialuisa, Gentili Claudio, Giangrasso Barbara, Giordano Cecilia, Grandi Silvana, Granieri Antonella, Grano Caterina, Lai Carlo, Lamiani Giulia, Langher Viviana, Limoncin Erika, Lombardo Caterina, Madeddu Fabio, Marchetti Daniela, Martino Gabriella, Mento Carmela, Messerotti Benvenuti Simone, Ogliari Anna Lucia, Ottaviani Cristina, Pace Cecilia Serena, Panasiti Maria Serena, Patron Elisabetta, Pietrabissa Giada, Porcelli Piero, Porciello Giuseppina, Preti Emanuele, Prunas Antonio, Quattropani Marina, Rogier Guyonne, Roma Paolo, Salerno Laura, Settineri Salvatore, Sideli Lucia, Strepparava Maria Grazia, Tossani Eliana, Vegni Elena, Velotti Patrizia, Verrocchio Maria Cristina, Vismara Laura.

Presenti in modalità telematica

Antonucci Linda, Bottesi Gioia, Buodo Giulia, Caponnetto Pasquale, D'Agostino Alessandra, Donisi Valeria, Esposito Giovanna, Faccio Elena, Fossati Andrea, Geminiani Giuliano Carlo, Giusti Laura, Imperatori Claudio, Lo Coco Gianluca, Manfredi Paola, Manzoni Gian Mauro, Marchetti Igor, Pagnini Francesco, Palomba Daniela, Patron Elisabetta, Perlini Cinzia, Ruini Chiara, Somma Antonella, Vitelli Roberto.

Ordine del giorno

Ordine del giorno

1.Comunicazioni e saluto del Presidente

2. Relazione del tesoriere: approvazione del bilancio

3. Approvazione quota annuale di adesione al Collegio

4. Breve relazione dei Referenti dei gruppi di lavoro: Commissione Ricerca, Commissione Formazione, Commissione Terza Missione e Servizi

5. Discussione aperta

6. Elezioni rinnovo Direttivo

7. Varie ed eventuali

1. Comunicazioni e saluto del Presidente

Introduce il Coordinatore Fabio Madeddu ricordando che il 3 aprile il Collegio ha “compiuto” 20 anni e i fondatori e i colleghi che hanno contribuito alla nascita della nostra Associazione. Prosegue ringraziando i colleghi del Direttivo e tutti quelli che hanno partecipato ai gruppi di lavoro.

Madeddu riepiloga alcuni importanti obiettivi raggiunti nel triennio, tra cui: l’agreement informale con il SSD M-PSI/07 sulle procedure concorsuali, l’impegno profuso per l’inserimento nell’elenco delle Società Scientifiche anche se non conseguito per problemi inerenti allo Statuto, la nuova Declaratoria approvata il 30 marzo 2023 dal CUN, i lavori prodotti dalle Commissioni Ricerca, Formazione Terza Missione e Servizi.

2. Relazione del tesoriere: approvazione del bilancio

La tesoriera illustra il bilancio consuntivo 2022 e il bilancio preventivo 2023. Con riferimento al bilancio consuntivo 2022 segnala che l'unica entrata è stata rappresentata dalle quote soci; le uscite sono rappresentate dalle spese del conto corrente, della pagina web del collegio, dei contributi ai giovani ricercatori per partecipazione a congressi, dalla spesa di un breve corso di formazione tenuto dal Prof. Fabio Presaghi sulla path analysis rivolto a dottorandi, borsisti, e assegnisti, e dal light lunch per i presenti all'assemblea annuale tenutasi a Milano. Per il bilancio preventivo, sono state previste spese simili a quelle del 2022 e un'entrata lievemente superiore, dal momento che i soci che hanno pagato la quota di iscrizione del 2023 sono già ad oggi un numero maggiore rispetto a quello del 2022. Tuttavia segnala anche come, se il Collegio intende mantenere nel tempo le iniziative a favore dei giovani, devono essere pensate strategie per aumentare le entrate.

La tesoriera illustra anche la situazione dell'organico M-PSI/08 (Fonte Miur al 20 Aprile 2023) suddivisa per fasce e per ateneo e la proporzione di PO, PA, RU, RTD e professori straordinari iscritti al Collegio. Circa il 55% dei docenti incardinati nel SSD M-PSI/08 sono iscritti al collegio e sono più rappresentati i PO rispetto alle altre fasce. Alcuni Atenei sono fortemente rappresentati (ad es., La Sapienza) mentre altri lo sono meno.

Il Collegio, all’unanimità dei presenti, approva il bilancio consuntivo 2022 e preventivo 2023 (allegati al verbale, del quale sono parte integrante).

 

3. Approvazione quota annuale di adesione al Collegio

Lidia Del Piccolo esprime la possibilità di aumentare a 30 euro riuscendo in questo modo a compensare le entrate/uscite. Castelnuovo propone di differenziare la quota tra PO e PA e i ricercatori. All’unanimità si approva che la quota annuale dal 2024 diventerà di euro 40 per PO e PA e di euro 20 per i ricercatori.

4. Breve relazione dei Referenti dei gruppi di lavoro: Commissione Ricerca, Commissione Formazione, Commissione Terza Missione e Servizi

Prende la parola Claudio Gentili, referente per la Commissione Ricerca ricordando che è stato effettuato un corso sulla Path Analysis con il Prof. Fabio Presaghi dell’Università La Sapienza di Roma rivolto ai giovani che ha riscosso un buon successo.

Ricorda che è stata attivata la piattaforma Slack che però non ha avuto un buon successo in quanto dopo un primo ingresso di saluti da parte di chi ha effettuato l’accesso, poi in realtà non è stata utilizzata. L’idea era quella di condividere proposte di ricerca, trovare argomenti comuni di interesse, stabilire network di ricerca.

Suggerisce che forse va ripensato il modo in cui è possibile creare sinergie per lavorare insieme in progetti di ricerca. Ci sono tante cose che stanno nascendo nel cuore della psicologia clinica. Chiede se qualcuno vuole condividere i motivi per cui non è stata utilizzata la piattaforma Slack.

Maria Francesca Freda dice che non si era accorta dell’attivazione di questo canale; forse è sfuggita la comunicazione che era stata inviata tramite mail unitamente all’invio di altre informazioni.

Daniela Palomba dice che era nata per l’aggregazione della ricerca. Sarebbe utile tenere anche una cronistoria di quanto queste iniziative hanno favorito le progettualità del Collegio, anche in relazione alla partecipazione a call nazionali e internazionali. L’obiettivo del Collegio dovrebbe essere quello di incanalare per ottimizzare l’accesso ai progetti. Non possiamo prescindere da una ricerca clinica qualificata. Questo networking deve valorizzare il SSD.

 

Prende la parola Maria Cristina Verrocchio, referente per la Commissione Formazione, ringraziando tutti i membri per il lavoro svolto nel triennio. Riguardo alla laurea abilitante ricorda la posizione della Commissione e del Collegio espressa in una nota inviata il 25 novembre 2021 in risposta alla Lettera indirizzata ai soci di sezione AIP CD ‘Laurea abilitante LM51 in ambito clinico-dinamico’. In tale occasione, il Collegio di Psicologia Clinica ha raccolto alcuni suggerimenti e indicazioni attraverso riunioni e comunicazioni e ha proposto dei commenti per supportare le attività della CPA e dell’AIP. I punti centrali sono stati: a) aver ribadito importanza del core curriculum sia per la LT sia per la LM in linea anche con i suggerimenti TECO e l’idea che le competenze cliniche possono solo nascere da solide conoscenze e competenze di psicologia generale, includendo anche metodologia, psicobiologia, sociale, personalità, ecc.; in triennale due anni generali (e possibilmente comuni) e uno orientato alla magistrale (in questo anno andrebbero concentrati i cfu "caratterizzanti" sia in forma di tirocinio sia rivalutando il "peso" dell’elaborato finale); b) suggerire di orientare i 10 CFU di tirocinio pratico-valutativo della LT verso gli ambiti della psicologia clinica; c) necessità di integrare (nella LT prima e nella LM dopo), l’acquisizione di conoscenze, abilità tecniche, capacità e attitudini finalizzate ad ottenere il bagaglio di competenze necessarie per le attività di diagnosi psicologica nei differenti contesti e per gli interventi psicologici efficaci per ansia, depressione e altri disturbi mentali comuni, in età adulta ed in età evolutiva, nei diversi contesti, secondo le buone prassi e le più recenti linee guida accreditate dalla comunità scientifica. Riguardo alla necessità di riconoscere le attività di tirocinio pratico-valutativo svolte dai docenti all’interno del carico didattico individuale segnala che i docenti, ai sensi della L. 79/2022, possono far rientrare le attività laboratoriali all’interno del proprio carico didattico.

Verrocchio stimola una riflessione sul TPV segnalando che 350 o 400 ore (su 750) di apprendistato professionale sono «a carico» dei CdS (e 350 dei tutor delle strutture convenzionate) proponendo se è possibile condividere, nella formazione in psicologia clinica, una direzione comune per il TPV, ossia se il Collegio può e vuole avere un ruolo in tale direzione.

In relazione allo sviluppo di un core curriculum per l’insegnamento della Psicologia Clinica nelle lauree in Scienze dell'Educazione e della Formazione e in Servizio Sociale segnala che Caterina Lombardo ha avviato un lavoro in questa direzione e che in futuro si può chiedere a lei qualora si volesse continuare lo sviluppo di questa attività. Mentre in relazione al core curriculum per l’insegnamento della nostra disciplina nei corsi di laurea sanitari la referente è stata Maria Grazia Strepparava.

Prende la parola Gian Mauro Manzoni che nel corso del 2022/2023 ha realizzato per la Commissione una survey sulle metodologie didattiche utilizzate nell’insegnamento delle diverse abilità previste dai 5 descrittori di Dublino. Vengono presentati i principali risultati. All’indagine hanno partecipato 91 membri del Collegio, di cui 20 PO, 49 PA, 12 RTD-B, 4 RTD-A e 6 RTI, con un’età media di 50,44 anni (35-69 anni), prevalentemente di università pubbliche (85,7%; 11% università private e 3,3% università telematiche) e con 14,7 anni in media di insegnamento (0-40 anni). La maggior parte (33%) ha dichiarato di avere uno o più insegnamenti sia nel CdS L24 che nel CdS LM51, seguiti da chi ha dichiarato di aver uno o più insegnamenti solo nel CdS LM51 (25,3%) e da chi ha dichiarato di aver uno o più insegnamenti in CdS diversi sia da L24 che dal LM51 (16,5%). Alle domande sulle modalità didattiche hanno risposto 87 membri. La discussione di casi è la modalità didattica prevalente per tutti gli obiettivi di apprendimento. Seguono il role-playing per l’insegnamento dell capacità di applicare le conoscenze teoriche e metodologiche nelle azioni tipiche della Psicologia Clinica; il problem-solving per l’insegnamento dell’autonomia di giudizio nei processi valutativi, progettuali e decisionali, e il role-playing per l’insegnamento delle abilità comunicative, sia orali che scritte. Prevale l’utilizzo di setting sia di gruppo che individuali per tutti gli obiettivi di apprendimento. Seguono il lavoro di gruppo per l’insegnamento della capacità di applicare le conoscenze teoriche e metodologiche nelle azioni tipiche della Psicologia Clinica, il lavoro di gruppo per l’insegnamento dell’autonomia di giudizio nei processi valutativi, progettuali e decisionali, e il lavoro individuale per l’insegnamento delle abilità comunicative, sia orali che scritte. Nessuna differenza “importante” e “attendibile” è emersa tra le diverse posizioni accademiche e tra i diversi CdS nelle frequenze di utilizzo della modalità didattica prevalente (discussione di casi) per tutti gli obiettivi di apprendimento. Qualche ipotetica differenza è invece emersa rispetto alle altre modalità didattiche, come ad esempio un minor uso del role-playing da parte dei ricercatori. Rispetto all’utilizzo di tecnologie digitali, il video-clip è risultato lo strumento maggiormente utilizzato per tutti gli obiettivi di insegnamento e la maggioranza dei partecipanti ha dichiarato di usare almeno una tecnologia digitale per l’insegnamento di tutte le capacità e autonomie considerate. 

 

Interviene Daniela Palomba presentando un contributo sui passaggi che hanno condotto dalla Consensus Conference sulle Terapia Psicologiche per Ansia e Depressione verso linee guida attuative. Riguardo al tema della formazione in area psicologica clinica, la Consensus ha dato avvio a un’altra serie di lavori interessanti. In tale contesto, il Gruppo di lavoro sulla formazione ha come finalità:

  • promuovere una Consensus sulla Formazione per gli interventi su ansia e depressione partendo dai core curricula (e TECO) e coordinando la formazione di I, II e II livello per una progressiva acquisizione di competenze e sull’uso di PDT, variamente declinati in relazione ai gradi di complessità dell’intervento;
  • rafforzare un’interlocuzione costante con il MUR e gli Enti preposti (inclusi quelli assistenziali) per favorire il riconoscimento e la qualificazione di percorsi formativi strutturati, anche interdisciplinari.

Interviene Fabio Madeddu ricordando il lavoro svolto con Daniela Palomba su questa attività unitamente al resto dei lavori svolti come Commissione Formazione.

Prende la parola Silvia Casale, come referente con Cecilia Giordano, della Commissione Servizi e Terza Missione. Casale ringrazia i membri della Commissione che in questo triennio hanno contribuito a lavorare su quello che è stato il principale prodotto della Commissione stessa, ovvero la Scheda Servizi Conto Terzi, inviata a tutti i colleghi del Collegio e successivamente a tutti i Soci Aip della Sezione Clinica e Dinamica. Ringrazia in particolare Cecilia Giordano per il fondamentale contributo dato al reperimento del materiale e alla stesura della Scheda.

Sottolinea come i membri della Commissione abbiano riflettuto sui possibili progetti futuri della Commissione stessa, fermo restando il fatto che spetterà al nuovo Direttivo e alle nuove Commissioni definire le proprie priorità. In particolare, la Commissione potrebbe fare un censimento delle attività di terza missione nelle quali i colleghi del SSD sono impegnati, e in particolare delle attività di public engagement e di imprenditorialità accademica (ad esempio spin off). Inoltre, sarebbe utile un raccordo con la Commissione CRUI sui Servizi di Counseling Universitario costituitasi circa un anno fa.

 

Gianluca Castelnuovo valorizza il documento prodotto in quanto nel nostro SSD è imprescindibile fare attività clinica. Riferisce che ha diffuso questo documento in varie università che lo hanno trovato molto utile. Quindi bene diffondere l’attivazione di servizi nelle nostre università.

Piero Porcelli prende la parola, mostrando accordo su quanto detto Castelnuovo ribandendo che la cosa importante è che non abbiamo l’interfaccia pubblica. A livello istituzionale la visione della psicologia è ancora bassa.  L’ultima notizia che conferma questo è che riguardo al Counseling universitario. nel corso dell’ultimo anno, c’è stato un crescente interesse. Si è costituito un gruppo sul Counseling universitario istituito dall’ex Rettore di Foggia all’interno del gruppo orientamento. La Ministra dell’Università Bernini ha dato mandato al Rettore Ubertini di scrivere una norma per garantire le attività di counseling. Dalla CRUI abbiamo appreso che non sarà stanziato nessun fondo specifico per la realizzazione delle attività di counseling nelle università.

Silvana Grandi riprende il discorso di Castelnuovo. Sul tema della clinicizzazione dice che sarebbe utile riflettere sulla costruzione identitaria; nel corso degli anni non ci è stato sempre ben chiaro se volevano o meno la clinicizzazione e quindi sarebbe importante capire dove vogliamo andare per spingere ad avere quello che vogliamo avere. Sono arrivati molti soldi per l’orientamento, forse dovremmo domandarci cosa sono questi servizi di counseling psicologico e chiarire alcune questioni. Qualcuno li ingloba nell’orientamento. È chiaro che senza risorse si fa poco. Se non c’è una cornice nazionale, diventa questione all’interno dei singoli Atenei. Si creano anche delle aspettative pericolose. Se hai una grave psicopatologia devi andare a un servizio territoriale.

Marina Quattropani dice che ognuno può scegliere se svolgere o meno le attività assistenziali. Precluderla non è possibile. La clinicizzazione è parte integrante delle nostre attività.

Gianluca Castelnuovo sostiene che il risultato più ambizioso è essere nei ruoli di dirigenza (come Vegni, Del Piccolo e Castelnuovo). La sfida successiva potrebbe essere quella di convenzionarsi con un’IRCS o con altri servizi pubblici. Suggerisce di diffondere la notizia che è possibile farlo. Aggiunge una informazione positiva: nei nuovi LEA è stato introdotto il colloquio psicologico gratuito per le donne in gravidanza.

Pausa pranzo - Alle ore 14.30 riprendono i lavori.

5. Elezioni rinnovo Direttivo

Di seguito le candidature:

per il Presidente: Claudio Gentili (Università degli Studi di Padova).

per i membri del Direttivo: Silvia Casale (Università degli Studi di Firenze), Maria Francesca Freda (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Eliana Tossani (Università degli Studi di Bologna), Patrizia Velotti (Università degli Studi La Sapienza di Roma).

per il Collegio dei Revisori dei conti: Daniela Marchetti (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara), Silvana Grandi (Università degli Studi di Bologna), Elena Vegni (Università Statale di Milano).

per il Collegio dei Probiviri: Fiammetta Cosci (Università degli Studi di Firenze), Caterina Lombardo (Università degli Studi La Sapienza di Roma), Emanuele Preti (Università degli Studi Bicocca di Milano).

Alle ore 14.30 si aprono le urne per il voto in presenza.

ESITO VOTAZIONI COLLEGIO DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI DI PSICOLOGIA CLINICA

Consiglio Direttivo

N. VOTI

Casale Silvia (Candidata Membro del Consiglio)

86

Freda Maria Francesca (Candidata Membro del Consiglio)

66

Gentili Claudio (Candidato Presidente)

85

Tossani Eliana (Candidata Membro del Consiglio)

85

Velotti Patrizia (Candidata Membro del Consiglio)

83

Collegio dei Probiviri

 

Cosci Fiammetta

72

Lombardo Caterina

89

Preti Emanuele

78

Collegio dei Revisori dei Conti

 

Grandi Silvana

90

Marchetti Daniela

83

Vegni Elena

80

 

Risultano quindi eletti per il Direttivo: Claudio Gentili (Presidente), Silvia Casale, Maria Francesca Freda, Eliana Tossani, Patrizia Velotti; per il Collegio dei Probiviri: Fiammetta Cosci, Caterina Lombardo, Preti Emanuele; per il Collegio dei Revisori dei Conti: Silvana Grandi, Daniela Marchetti, Elena Vegni.

6. Discussione aperta

Fabio Madeddu introduce la discussione chiedendo ai soci se ci sono temi di cui voler discutere.

Ricorda dell’invio del draft dell’articolo che sarà pubblicato sulla Rivista Psicologia Clinica nel mese di giugno e della call a presentare commenti. Questo draft deriva dal Parere redatto per la Commissione Atti Tipici del CNOP. Riferisce che è stata posta la questione dal Direttivo uscente e da altri colleghi che nel documento risultavano persone con dei ruoli, come per esempio lui, come Presidente del Collegio. La cosa poteva essere equivocata come parere del Collegio e non come parere di esperti. È un documento complicato con tutta una serie di articolazioni e snodi non facili, inviato all’AIP che lo ha pubblicato. Madeddu dice che si è informato con Gianluca Castelnuovo e con Santo Di Nuovo riguardo al fatto che era legato al Collegio, in quanto lo ha considerato come un parere personale. La stessa interpretazione è stata data dagli altri colleghi che hanno contribuito al Parere. Aggiunge che nessuno ha aperto discussioni nelle altre sedi. Questo documento ha un certo rilievo. Il Parere attualmente è fermo al CNOP quindi ipoteticamente il suo impiego dovrà essere ancora valutato. C’è tempo fino all’estate. Aggiunge che l’articolo che sarà pubblicato sulla Rivista di Psicologia Clinica ha l’obiettivo di allargare la discussione su un tema che nel contenuto è piuttosto rilevante e complicato. Nel comitato ci sono stati pareri molto diversi tra loro. È difficile trovare riferimenti in altri paesi dove ci sono normative diverse. Alcuni colleghi ritengono che il documento sia troppo lungo. Madeddu sostiene che ci sono due aspetti: 1. possibile fraintendimento sulla trafila, la sua interpretazione è stata di dare un contributo personale; 2. l’ipotesi di demandare al prossimo Direttivo del Collegio la decisione sull’invio di un documento o di un parere aggiuntivo al CNOP o di mandare commenti per l’articolo che sarà pubblicato sulla rivista Psicologia Clinica. Madeddu aggiunge che il Direttivo uscente ha chiesto di occuparcene in questa Assemblea. Informa, inoltre, i soci che a suo parere il CNOP sta raccogliendo una serie di pareri, questo è il primo e ne possono arrivare altri. La Legge che regolamenta la professione di psicologo è quella, dunque è importante solo capire alcune sfumature concettuali. Per esempio, cosa vuol dire abilitazione/riabilitazione rispetto ad intervento. La psicopatologia in mano a chi? Un altro documento potrebbe essere su questo. Ci sono una serie di temi delicati da sviluppare e dice che ha chiesto a Laura Parolin (Vicepresidente del CNOP) di dare un tempo. Non c’è nessuna fretta.

Intervengono alcuni soci.

Maria Grazia Strepparava pone una domanda: qual è il motivo per cui un CNOP chiede un parere su questa differenza tra psicologia e psicoterapia? Aggiunge che quando un Ente chiede un parere su un qualcosa, c’è sempre una ragione.

Claudio Gentili sostiene che l’Assemblea deve esprimersi due punti: 1. Se il Collegio vuole dire qualcosa. 2. Se vogliamo farlo, a chi? E cosa vogliamo dire? Pur non avendo dubbi, evidenzia alcune difficoltà: ci sono 5 persone, saggi, però poi si parla di CNOP che coinvolge AIP. Nel Parere vengono citati dei ruoli (e non dei nominativi di esperti) e questo dovrebbe essere chiarito. Se poi dobbiamo fare integrazioni dobbiamo sapere chi è il nostro interlocutore primario. Il CNOP? È l’articolo bersaglio? Sarebbe interessante per il dibattito. Già tra noi c’è un grande dibattito sulle questioni trattate, immagino quindi che saranno presentati per la rivista tanti commenti. E come verranno scelti? Saranno presi tutti dalla rivista?

Piero Porcelli dice che visto che stiamo parlando della questione metodologica, rileva che il Parere non nomina persone ma cariche istituzionali e questo ha generato confusione. Ritiene che ci sia anche da capire come mai questo Parere prima era urgentissimo e adesso sembra non che ci sia tutto il tempo. Esplicita di non capirne la logica.

Gianluca Castelnuovo dice che il motivo per il quale il CNOP abbia chiesto questa cosa rimane ancora oscuro visto che le norme sono sempre quelle. Cita alcuni temi tra i quali l’attacco alla psicologia, il manifesto per la psicoterapia, forse anche il progetto ENPAP con il trattamento di bassa intensità. Sembrava urgente chiarire con un documento. Poi forse si è capito che il documento è talmente ampio che è necessario prendersi del tempo. C’è tempo fino alla fine di giugno.

Maria Cristina Verrocchio chiede se sarà apportata una modifica rispetto agli estensori, ossia se verranno inseriti i nominativi degli esperti al posto dei ruoli istituzionali.

Gianluca Castelnuovo risponde che saranno messi i nominativi dei 5 esperti al posto dei loro ruoli.

Maria Francesca Freda dice che visto che il parere è stato scritto da 5 persone, eventualmente sarebbe utile scrivere un documento aggiuntivo.

Caterina Lombardo propone di chiudere la discussione sul metodo e di parlare dei contenuti. Dice che le sembra ragionevole che se questi 5 esperti sono stati interpellati dal CNOP e questi rendono pubblico il prodotto del loro lavoro, poi è necessario che si confrontino con l’assemblea delle istituzioni che rappresentano. Non vede problemi con l’integrazione di contenuti che potrebbero essere inseriti nel Parere redatto. Sarebbe preferibile che quella bozza diventasse oggetto di dibattito e poi si arrivasse ad un documento emendabile.

Daniela Palomba dice che rischiamo di fare una toppa peggio del buco se chiediamo che venga fatto a nome di singole persone a meno che queste persone abbiano deciso di mettersi insieme a fare questo parere come 5 singoli. Il Parere però è già pubblicato su siti non individuali, sicuramente sul sito AIP. Propone di ragionare su quello che verrà fuori da quel documento o da un documento emendato. Se è il Parere di singole persone noi non abbiamo nulla da dire se invece vogliamo che rappresenti il nostro lavoro fatto dal Collegio allora devono essere fatte integrazioni. Dice che il Parere le sembra scritto in modo estremamente fumoso in un modo che porta indietro la Psicologia Clinica dopo i molteplici sforzi effettuati negli anni passati dal Collegio. Più che aggiungere qualcosa al Parere, sostiene l’idea che semmai sia da ridurre in quanto espresso con un linguaggio che non è più quello della Psicologia Clinica attuale. Chiede a tutti: “Pensiamo che la presa di posizione debba rappresentare il lavoro fatto dal Collegio?”. Aggiunge che se noi come Collegio vogliamo sostenere quello che da anni abbiamo deciso di portare avanti, è necessario rimboccarsi le maniche, ridurre il parere rendendolo essenziale, chiaro e preciso. Aggiunge che le sembra poco corretto dire che non ci siano riferimenti esteri. Ribadisce che siamo arrivati ad un punto in cui siamo riconosciuti a livello sanitario e che non si può fare questo passo indietro clamoroso. Conclude dicendo che basta solo ribadire quello che abbiamo fatto fino a qui e che abbiamo espresso, come per esempio, con la Consensus.

Fabio Madeddu dice che chiederà che dal Parere venga tolto il riferimento al Collegio. Sui contenuti, in Italia c’è una normativa che regolamenta le professioni, come per esempio la psicoterapia. Dice di aver collaborato alla Consensus in quanto crede che la direzione sia trovare trattamenti efficaci per le diverse situazioni. Sostiene che il Parere si può riscrivere anzi va riscritto e che osserverà i lavori del Collegio senza partecipare, per eleganza. Aggiunge che non è vero che c’è già un orientamento nella letteratura internazionale. Sarebbe un errore focalizzarci sulle nostre provenienze, è necessario interpretare le varie anime. Augura al Collegio di lavorare in questa direzione, ringrazia chi è intervenuto per aver bloccato questa procedura condotta male da un punto di vista procedurale e ritiene che sul merito dei contenuti la discussione possa essere più ampia.

Gianluca Castelnuovo dice che chiederà formalmente a Santo DI Nuovo di togliere anche l’AIP in quanto non è stato approvato da AIP, quindi è formalmente sbagliato farlo passare come AIP. Si augura che la Psicologia Clinica venga difesa dato che non si deve essere per forza psicoterapeuti.

Caterina Lombardo sostiene che abbiamo la responsabilità della formazione degli psicologi e che è, quindi, necessario difendere l’occupabilità dei nostri laureati. Ribadisce che il Parere non è stato chiesto al Collegio M-PSI/ 08, ma a queste 5 persone e che è dunque necessario contrattare un’integrazione a quel Parere dato che il CNOP potrebbe anche dire che non ci ha chiesto niente.

Patrizia Velotti dice che indipendentemente da come è andata, crede sia importante valorizzare questo documento magari arricchendolo e capendo come presentarlo.

Gianluca Castelnuovo dice che questo Parere rappresenta un punto di partenza ma che non si può riaprire.

Claudio Gentili propone che il Collegio scriva ai 5 esperti estensori del Parere per chiedere la loro disponibilità ad apportare integrazioni e poi in base alla risposta si decide come procedere.

Daniela Palomba ricorda che abbiamo sempre lavorato per un’integrazione tra AIP e Collegio, senza prendere posizioni di parte, quindi crede che far emergere quello che abbiamo fatto fin qui modificando il loro parere sia l’ipotesi più giusta.

Claudio Gentili propone, in caso di risposta negativa sull’integrazione da parte dei 5 esperti, di produrre un altro documento.

Silvana Grandi dice che quello che si andrà ad aggiungere cercherà di valorizzare il lavoro già iniziato dai 5 esperti dando anche valore al lavoro fatto dal Collegio in tutti questi anni, tra cui per esempio un core curriculum fatto molto bene. C’è un passaggio che sembra far riferimento agli assistenti sociali. Il messaggio da inviare ai colleghi potrebbe essere quello di un approfondimento del contributo.

Claudio Gentili ricorda che il Collegio ha prodotto un core curriculum e sostiene la necessità di proporre integrazioni. Oltre al nuovo Direttivo che si insedierà a breve, propone di costituire un gruppo che lavorerà su queste integrazioni o eventualmente su un nuovo documento inserendo i soci che hanno già fatto alcune riflessioni oltre a quelli che si vorranno aggiungere.

Si decide che il gruppo è composto dai seguenti soci del Collegio:

Lidia Del Piccolo, Claudio Gentili, Silvana Grandi, Caterina Lombardo, Gian Mauro Manzoni, Daniela Palomba, Piero Porcelli, Marina Quattropani, Maria Cristina Verrocchio a cui si aggiungono, su invito del Collegio, anche due dei 5 esperti che hanno redatto il parere ossia Gianluca Castelnuovo e Fabio Madeddu.

Varie ed eventuali.

Non ci sono varie eventuali.

Fabio Madeddu chiude l’Assemblea ringraziando i presenti e augurando buon lavoro al prossimo Direttivo

L’Assemblea si chiude alle ore 16.10 

 Il Presidente

Prof. Fabio Madeddu

Il Segretario verbalizzante

Prof.ssa Maria Cristina Verrocchio

 

 

Letto 247 volte Ultima modifica il Lunedì, 08 Maggio 2023 15:14
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